Museo Sartorio

L’eclettica villa della fine del Settecento appartenne alla famiglia Sartorio che le vicende commerciali avevano portato in città dalla nativa Sanremo. Reminescenze venete dell’impianto palladiano sono ancora riscontrabili nella pianta della villa dopo i restauri eseguiti tra il 1820 e il 1838 da Niccolò Pertsch. Oggi è la sede del civico Museo Sartorio con una ricca collezione di gessi: gli esemplari più antichi della collezione sono quattro calchi di opere di Antonio Canova, realizzati dall’artista stesso. Si tratta del busto di Napoleone Bonaparte, dei ritratti di Carolina Bonaparte Murat e di Gioacchino Murat (le cui realizzazioni in marmo sono oggi perdute) e l’autoritratto di Canova stesso. Recentemente, inoltre, è stato acquisito dal museo un servizio da colazione da campo in porcellana di Parigi, dono di Napoleone a un suo ufficiale. 

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