Napoleone a Gorizia

Napoleone alloggia più volte a Gorizia e la città è più volte invasa dalle truppe francesi, tornando sempre nella mani dell’Austria: nel 1797 dopo aver pagato un forte riscatto e nel 1805 (dal 17 novembre fino al 14 gennaio 1806) dopo una pace stipulata tra Napoleone e gli Asburgo. Solo nel 1809 Gorizia è definitivamente sottratta al dominio austriaco, con la creazione delle Province Illiriche (di cui fanno parte la Dalmazia, l’Istria, il litorale croato, la Carniola, la contea di Gorizia e Gradisca, Trieste e parte della Carinzia e del Tirolo) volute da Napoleone.

PALAZZO DE GRAZIA

La prima volta, Napoleone arriva a Gorizia il 21 marzo 1797 e soggiorna nel Palazzo Degrazia, all'angolo tra l'attuale Corso Verdi e Via Oberdan), fino al 26 marzo quando parte in direzione di Salcano.
La prima documentazione di questo edificio è in una planimetria del 1791 che rappresenta l’intera proprietà nel momento in cui viene suddivisa tra Attanasio Degrazia e il Barone de Tacco che l’aveva ricevuta in dote dalla moglie Clementina Coronini Cronberg (figlia del conte Giovanbattista Coronini della linea di San Pietro). Ed è questo il periodo di maggiore rilevanza storica cittadina di questo edificio: per due volte - nel 1797 e nel 1805 – viene scelto come quartier generale da Napoleone Bonaparte e qui, nel 1797, viene decisa la capitolazione di Trieste e della Repubblica di Venezia.

PALAZZO STRASSOLDO

Destituito da ogni incarico dopo Waterloo, l’ex ministro degli affari esteri di Napoleone, Hughues Bernard Maret - duca di Bassano, prende la via dell’esilio. Il 10 novembre 1816 arriva a Trieste con la moglie, i cinque figli e dieci servitori. L’11 pranza da Elisa. Lo si incontra con la signora Arrighi, ma si vede ben presto costretto a tornare a Gorizia, che gli è stata assegnata come residenza. Abita nel palazzo Strassoldo, cinquecentesco palazzo nell'attuale piazza Sant'Antonio, dove morirà il duca d’Angouleme.


Bibliografia

- Storia di un consolato TRIESTE E LA FRANCIA 
1702 - 1958
Autore: René Dollot (Traduzione di Marilì Cammarata) - Edizione: Istituto Giuliano di Storia, cultura e documentazione - Anno: 2003 - Pagina: 144

Sitografia

- Il Piccolo De Grazia
- Palazzo Strassoldo
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